Approfondimento

Attestazione prestazione energetica

Tabella dei Contenuti

Nuovo APE

L’Acronimo dei termini Attestazione Prestazione Energetica, ovvero l’APE (conosciuto prima delle recenti riforme come ACE, ossia Attestato di Certificazione Energetica) è un documento molto importante che definisce il livello di efficienza energetica di un determinato bene immobile. Si tratta a tutti gli effetti di un certificato, rilasciato da soggetti competenti nel settore, all’interno del quale vengono descritte le caratteristiche energetiche di un appartamento, di una casa o di un edificio.

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Il livello di efficienza energetica è fondamentale per stabilire quali sono le prestazioni energetiche di un immobile. A seconda della classe energetica attribuita si può conoscere il livello di consumo di un appartamento o di un edificio. Le classi energetiche con la nuova APE sono 10 e partono dal livello più alto, ossia l’A4 (considerato come quello con maggiore efficienza) e finiscono con il livello più basso, denotato con la lettera G.

L’efficienza energetica di un bene immobile ai fini del nuovo APE viene misurata prendendo in considerazione una serie di parametri, quali la tipologia degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento, la coibentazione e l’isolamento termico , l’isolamento acustico, la posizione dell’immobile e la presenza di fattori che migliorano gli ambienti domestici, come la tipologia di muratura e l’installazione di un certo tipo di infissi.

A cosa serve il nuovo APE?

La nuova certificazione APE è obbligatoria per legge nel momento in cui hai intenzione di vendere o di concedere in affitto un bene immobile ma anche in caso di ristrutturazioni edilizie, cambio di caldaia o infissi, donazioni, riqualificazioni energetiche. Questa certificazione, infatti, deve essere allegata ai contratti stipulati per la compravendita o la locazione e la sua assenza comporta ilIl certificato APE rilasciato da https://www.certificazioneenergeticafacile.it sarà disponibile entro 48 ore tramite e-mail e cartacea entro 1 settimana.

L’Attestazione prestazione Energetica (APE) è quindi un documento prevalentemente tecnico all’interno del quale sono contenute informazioni relative ai calcoli eseguiti dal tecnico abilitato a seguito della raccolta dei dati relativi all’immobile. rischio di vedersi comminata una sanzione amministrativa pecuniaria. Oltre alla vendita ed all’affitto, la certificazione APE viene richiesta nel caso in cui decidi di donare un appartamento, hai realizzato un nuovo edificio e hai intenzione di cederlo, oppure hai provveduto alla ristrutturazione della tua casa per una superficie che supera il 25% dell’invlucro (che prende in considerazione sia le pareti che i tetti).

Devi conoscere la classe energetica del tuo immobile anche quando stai mettendo un annuncio per la tua casa, a prescindere se ti rivolgi o meno ad un’agenzia immobiliare. Nell’annuncio è infatti necessario inserire il livello di certificazione energetica, che deve essere portato a conoscenza dei possibili acquirenti o degli affittuari.

Se decidi di ristrutturare casa per l’efficentamento energetico (magari usufruendo dei bonus fiscali grazie ad un professionista che svolge per te le pratiche ENEA per accedere alle detrazioni fiscali previsti dalle leggi di bilancio) dovrai aggiornare il nuovo certificato APE per attribuire una classe energetica differente rispetto a quella di partenza.

Chi ha l’obbligo di richiedere il nuovo APE?

Come abbiamo appena detto, l’obbligo della certificazione APE sussiste ogni qualvolta si ha intenzione di vendere o dare in affitto un immobile. Ne consegue che ad essere obbligati sono innanzituttIl certificato APE rilasciato da https://www.certificazioneenergeticafacile.it sarà disponibile entro 48 ore tramite e-mail e cartacea entro 1 settimana. L’Attestazione prestazione Energetica (APE) è quindi un documento prevalentemente tecnico all’interno del quale sono contenute informazioni relative ai calcoli eseguiti dal tecnico abilitato a seguito della raccolta dei dati relativi all’immobile.o il proprietario di una casa o di un edificio, il locatore e le agenzie immobiliari.

Dubbi sorgono se vuoi regalare l’immobile, essendo che la donazione avviene a titolo gratuito. Secondo la prassi consolidatasi negli ultimi anni l’APE è necessario anche in caso di donazione. Ad essere esonerati sono invece gli eredi ed il testatore, in quanto tra i documenti di successione non è obbligatorio includere l’Attestato di Prestazione Energetica.

Il nuovo APE deve essere allegato invece tra gli atti di vendita dei beni immobili. Nelle locazioni, di fatto, viene inserita un’apposita clausola all’interno del quale l’affittuario dichiara di aver ricevuto una copia dell’attestazione prestazione energetica (APE).

Se viceversa si affitta un intero edificio ritorna l’obbligo principale: nei documenti di locazione bisognerà allegare a parte una copia del certificato APE.

Mentre per i proprietari ed i locatari grava l’onere della spesa per la redazione del nuovo APE, le agenzie immobiliari sono obbligate ad esporre negli annunci pubblicati la classe di efficienza energetica dell’immobile. Le agenzie dovranno quindi richiedere ai proprietari ed ai locatori una copia dell’attestazione prestazione energetica (APE) che sarà poi utilizzata per la redazione del contratto di vendita o di affitto.

Il nuovo APE: quali sono le normative attualmente in vigore?

Le modifiche alla certificazione energetica sono iniziate nel 2013, anno in cui l’Attestato Qualificazione Energetica diventa APE. Con il decreto legge n. 63 del 2013 viene introdotto quindi l’obbligo, per proprietari ed affittuari, di redigere la certificazione nel caso in cui si proceda alla vendita o all’affitto dell’immobile.

Con gli ultimi aggiornamenti l’obbligo è stato esteso alle agenzie immobiliari, alle donazione, alla permuta ed agli edifici di nuova costruzione. Si sono aggiunti nel corso del tempo i casi in cui si ristruttura l’immobile con lavori che coinvolgono oltre il 25% della superficie, ricomprendendo nel calcolo sia i tetti che le pareti. Anche gli edifici pubblici e i locali aperti al pubblico devono essere provvisti dell’Attestato di Prestazione Energetica e se decidi di riqualificare la tua casa con lavori di efficientamento energetico dovrai aggiornare il certificato in tuo possesso.

Le novità più importanti sull’APE sono avvenute nel 2015, anno in cui sono stati emanate le nuove normative UNI per la certificazione energetica degli edifici. Queste fonti legislative sono utili per la preparazione e la redazione dei nuovi certificati APE perché individuano parametri standard (conformi su quasi tutto il territorio italiano) a cui dovranno uniformarsi i professionisti addetti al rilascio dell’attestato.

Quali sono le novità introdotte dalla legge sul nuovo APE?

Le normative UNI e le disposizioni attuative entrate in vigore a cavallo tra il 2015 ed il 2016 trattano da un lato l’aspetto regolamentare, dall’altro quello tecnico.

Per quanto concerne il primo aspetto le novità del nuovo Attestato di Prestazione Energetica riguardano l’applicazione delle nuove regole su tutto il territorio nazionale. La normativa, infatti, si applica direttamente in tutte quelle Regioni che non hanno provveduto a legiferare in materia di certificazione energetica (le Regioni possono emanare proprie leggi nelle materie previste dall’art. 117 della Costituzione); le Regioni che invece hanno emanato disposizioni conformi alle alle normative comunitarie in tema di efficienza energetica non sono obbligate a recepire le disposizioni del 2015.

In riferimento, invece, all’aspetto tecnico le normative UNI hanno introdotto e aggiornato criteri come i dati climatici su cui si baserà il calcolo per le prestazioni energetiche ed una serie di parametri su cui sarà valutato il consumo energetico di un edificio o di un’abitazione durante l’utilizzo degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento.

Questi dati, conosciuti come ”indici di prestazione termica”, assieme ai requisiti minimi di efficienza energetica e a quelli in merito alle emissioni di anidride carbonica, contribuiscono a definire la classe energetica dell’immobile con la relativa attribuzione dei livelli da A4 a G.

Proprio il numero di livelli rappresenta una novità a partire dal 2015. Essi non sono più sette, bensì dieci in quanto il livello A è suddiviso a sua volta in modo decrescente nelle classi A4 (massima efficienza), A3, A2 ed A1.
La prestazione energetica è valutata sia per definire il fabbisogno di riscaldamento che per stabilire quello di raffreddamento. In questo modo sarà possibile calcolare il consumo di energia per la climatizzazione estiva ed invernale prendendo come riferimento non tanto il rendimento degli impianti quanto la qualità della muratura, la coibentazione e l’isolamento termico.

Come avviene la classificazione energetica?

Definite in linea generale le principali novità del nuovo certificato APE è bene ribadire che l’Attestato di Prestazione Energetica deve essere richiesto (e potrà quindi essere rilasciato) solo da professionisti abilitati dalla legge alla certificazione, come i Certificatori qualificati di https://www.certificazioneenergeticafacile.it  della società Servizi e pratiche che hanno gestito fino ad ora oltre 15.000 mila Certificati Energetici secondo la normativa attualmente in vigore.

Prima di procedere alla certificazione della prestazione energetica, il professionista ti richiederà alcuni documenti che dovrai avere: In particolare dovrai munirti di:

  • una planimetria su scala dell’edificio o dell’appartamento, meglio se prendi come riferimento quella fornita dal catasto;
  • una visura catastale aggiornata al momento in cui richiedi il nuovo APE;
  • il libretto dell’impianti di riscaldamento, o una copia del libretto dell’impianto di riscaldamento centralizzato (in caso di condominio);
  • gli estremi del proprietario dell’immobile, se diverso da chi richiede la certificazione di prestazione energetica;
  • l’anno in cui la casa o l’edificio è stato costruito.

La raccolta dei dati dell’immobile servirà a rilevare i dati che riguardano la muratura, le caratteristiche costruttive (geometriche e termofisiche) dell’immobile e degli infissi, le tipologie dei serramenti, gli impianti di riscaldamento e quelli di raffreddamento. I dati raccolti saranno inseriti in un software, anch’esso certificato da un’apposita Commissione (la Commissione in questione è il Comitato Termotecnico Italiano, che abilita anche i Certificatori APE), il quale attraverso degli algoritmi fornirà gli indici di prestazione energetica aggiornati con la nuova normativa.

Cosa contiene il nuovo Attestato di Prestazione Energetica?

Il certificato APE rilasciato da Servizi e pratiche sarà disponibile entro 48 ore tramite e-mail e cartacea entro 1 settimana. L’Attestato di prestazione Energetica è quindi un documento prevalentemente tecnico all’interno del quale sono contenute informazioni relative ai calcoli eseguiti dal tecnico abilitato a seguito della raccolta dei dati relativi all’immobile.

Nello specifico all’interno del nuovo APE troverai:

  • i dati catastali dell’immobile, insieme ad informazioni relative alla superficie e al volume, agli impianti di riscaldamento, di raffreddamento e di produzione dell’acqua calda, a cui si aggiungono i dati del Certificatore abilitato, la data di emissione dell’APE e la sua validità;
  • i riferimenti alla prestazione energetica globale dell’edificio e alla prestazione energetica parziale degli impianti di riscaldamento;
  • la classe di consumo energetico complessivo;
  • la qualità energetica dell’immobile;
  • le emissioni di anidride carbonica;
  • i riferimenti normativi (se Regionali o nazionali);
  • i suggerimenti e le raccomandazioni che il Certificatore rilascia per gli interventi di efficientamento energetico.

I dati tecnici e normativi sono fondamentali per due motivi. Il primo riguarda la necessità di prendere come riferimento i parametri regionali (se esistenti) o nazionali. Il secondo ha a che fare con la validità dell’attestato stesso il quale, se carente di una delle informazioni appena descritte, è automaticamente nullo e non potrà essere utilizzato, ad esempio, nella vendita dell’immobile.

attestazione prestazione energetica
Attestazione prestazione energetica

Quali sono le classi energetiche della nuova certificazione APE?

Prima delle riforme menzionate le classi energetiche per l’attestato di certificazione energetica erano sette e venivano denotate con le prime sette lettere dell’alfabeto. Il punteggio migliore (quindi un’efficienza elevata) era denotata dalla classe A, a differenza della classe G che attestava un punteggio basso e, di conseguenza, un elevato consumo di energia.

Le lettere dalla A fino alla G sono state considerate, fin dal 2005 (anno in cui è entrato in vigore per la prima volta l’obbligo di redigere una certificazione di efficienza energetica) come indicatori: a seconda del livello attribuito a seguito dei sopralluoghi e dei calcoli eseguiti dal tecnico abilitato corrispondeva una certa categoria di consumi.

Con le riforme attuali le classi energetiche sono diventate dieci e la classe migliore, ovverosia la A, è stata a sua volta suddivisa in altri quattro indicatori: A4, A3, A2, A1. Complici le innovazioni nel comparto dell’energia alternativa e dell’efficientamento energetico, la classe che denota un ridotto consumo di energia è sicuramente la A4, il cui parametro di prestazione energetica globale dell’edificio (in termini tecnici EPgI) è uguale/ inferiore a 0,40, risultato ottenuto a seguito delle rilevazioni e dei calcoli effettuati dal certificatore abilitato.

Per attribuire l’indicatore della classe energetica da A4 fino a G (che tutt’ora rimane il livello più basso di consumi energetici) il certificatore abilitato analizza i risultati ottenuti e, a seconda del punteggio che risulta dal software, stabilisce il livello di efficienza energetica. Il punteggio rientra tra un minimo di 0,40 EPgI fino a oltre 3,50 EPgI e consente di individuare quanti chilowatt ora per metro quadro di energia servono per garantire ambienti vivibili all’interno della casa, sia d’estate che di inverno. Il calcolo del consumo è annuale, ragion per cui l’indice di prestazione energetica APE attesta quanta energia serve in un anno per riscaldare (o raffreddare) un metro quadro della propria abitazione.

classe energetica
Classe energetica
classi energetiche

A chi rivolgersi per ottenere il certificato APE?

La redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica non può essere fatta da chiunque, in quanto la normativa del settore attribuisce ad alcuni professionisti il compito di rilasciare il nuovo certificato APE. Questi professionisti, secondo la legge, devono innanzitutto essere iscritti in un apposito albo, ossia l’Albo dei Certificatori Energetici, ed essere abilitati alla progettazione di edifici ed impianti. Per quanto riguarda la gestione dell’albo dei certificatori la competenza spetta alle singole Regioni. L’abilitazione per diventare tecnico è una materia regolarizzata dalla normativa nazionale.

Per ottenere il nuovo certificato APE è quindi necessario rivolgersi ad un tecnico abilitato, ovverosia ad una persona che conosca in maniera approfondita la materia edilizia e tutto quello che riguarda l’efficientamento energetico. Per diventare certificatore è infatti previsto un percorso di studi, un esame e l’iscrizione ad un albo che permette quindi di validare il certificato che sarà poi utilizzato secondo le finalità previste dalla legge (vendita, locazione, donazione, ecc…).

Il percorso di studi si svolge attraverso un corso di formazione della durata di 80 ore, che si conclude con un esame finale che attesta la preparazione del futuro tecnico abilitato. Superato l’esame il certificatore otterrà l’attestato abilitante e potrà iscriversi al relativo albo regionale.

Non tutti possono diventare certificatori, in quanto la normativa vigente richiede il possesso di uno specifico titolo di studio. A partecipare al corso di formazione possono essere infatti coloro che hanno almeno un diploma in una delle materie nel settore edile ed energetico, oppure una laurea nel comparto dell’ingegneria edile, dell’architettura o come geometra.

certificatori abilitati di https://www.certificazioneenergeticafacile.it sono idonei al rilascio del nuovo certificato APE su tutto il territorio nazionale. Compilando l’apposito form potrai conoscere il tecnico più vicino a casa tua e richiedere un preventivo gratuito per il rilascio dell’Attestato di Prestazione Energetica.

Per quanti anni è valida la nuova certificazione APE?

Come tutti i principali documenti, anche la nuova certificazione APE ha una durata limitata che, secondo la legge, è pari a dieci anni a partire dalla data in cui l’attestato è stato rilasciato dal certificatore abilitato. I termini di scadenza del nuovo APE sono riportati direttamente sugli stessi documenti, ragion per cui è possibile sapere immediatamente quando sarà necessario procedere con nuovi sopralluoghi e con la redazione di un successivo certificato.

A prescindere dalla validità, l’Attestato di Prestazione Energetica deve essere aggiornato ogni qualvolta si eseguono sull’immobile interventi di efficientamento energetico, cioè ristrutturazioni volte a ridurre il consumo di energia nell’edificio o nell’appartamento. È l’esempio dei lavori di isolamento termico ed acustico, dell’acquisto e dell’installazione di infissi di un certo tipo e di tutti quei progetti che beneficiano di solito del cosiddetto ”ecobonus”. L’aggiornamento ha di fatto la funzione di modificare la classe energetica di partenza che potrebbe essere di un livello maggiore a seguito delle ristrutturazioni edilizie.

Una volta rilasciato l’attestato APE il titolare dell’immobile (o colui che per legge ne è obbligato) deve eseguire periodicamente controlli sugli impianti termici presenti nell’edificio o nell’appartamento. Un esempio è la revisione della caldaia che viene effettuata entro termini precisi e le cui prescrizioni sono definite dalla normativa nazionale. Se non si effettuano questi controlli sugli impianti termici la validità del nuovo certificato APE si riduce e anziché coincidere con i dieci anni dalla data di rilascio, avviene il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui i controlli sarebbero dovuti avvenire.

L’Attestato di Prestazione Energetica non può essere rilasciato (e se rilasciato non ha alcuna validità ai fini legislativi) nel caso in cui l’impianto termico sia sprovvisto del relativo libretto. Questo accade quando, pur avendo installato un regolare impianto dentro un immobile, non si è provveduto alla redazione dei documenti (e dei relativi allegati) che certificano anche la validità dei controlli di efficienza energetica.

Quanto costa l’APE?

Quando si richiede la stesura del nuovo certificato APE è necessario considerare una serie di costi che incidono sul prezzo finale applicato dal certificatore abilitato. Questi costi riguardano non solo l’attività in sé svolta dal tecnico, ma includono anche i tributi regionali che devono essere versati ogni qualvolta viene emesso l’Attestato di Prestazione Energetica.
Ma quali sono le tipologie di costi che bisogna affrontare quando si richiede un certificato APE?

Innanzitutto partiamo dal lavoro fatto dal certificatore che, come abbiamo detto poc’anzi, è un professionista che ha seguito un corso di formazione e sostenuto un esame finale. Per la certificazione APE il tecnico deve effettuare un sopralluogo che serve a rilevare i dati strutturali e quelli degli impianti che saranno poi utilizzati per calcolare la classe energetica.

Oltre all’analisi dei documenti in tuo possesso (planimetria, visura catastale, ecc…) il tecnico verificherà le murature, gli impianti termici, la struttura dell’edificio e tutto quello che serve ai fini APE. Se hai un appartamento piccolo, il sopralluogo sarà semplice in quanto non richiederà particolari calcoli. Se invece possiedi una villetta strutturata su più piani è normale che il tecnico impiegherà più tempo nella rilevazione dei differenti dati.

Una volta svolto il sopralluogo, il tecnico abilitato provvederà alla redazione del certificato APE utilizzando un software conforme alla normativa vigente. Il lavoro di redazione è più complesso di quanto si possa pensare perché oltre ad inserire i dati rilevati con il sopralluogo, bisognerà ridisegnare l’immobile in formato 3D.

Questi adempimenti sono richiesti dallo stesso software che procederà al calcolo esatto dei parametri per l’attribuzione della classe energetica. Se si utilizzassero dati falsi l’Attestato di Prestazione Energetica potrebbe risultare inesatto, quindi non valido per l’uso che se ne intende fare.

I costi per la redazione del certificato APE variano quindi in base a diversi fattori che giustificano la cifra preventivata assieme al certificatore abilitato. La media del costo dell’attestato APE può essere tra i 100 e 300 euro, considerando quindi la tipologia di immobile, la sua estensione e la tempistica necessaria per rilevare i dati degli impianti presenti al suo interno.

Grazie all’esperienza ed alla professionalità dei certificatori abilitati di https://www.certificazioneenergeticafacile.it puoi ottenere un Attestato di Prestazione Energetica a costi ridotti, usufruendo delle varie promozioni a te riservate.

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Cosa succede se non possiedo un certificato APE?

Il mancato possesso dell’APE o la redazione di un Attestato di Prestazione Energetica falso comporta una serie di sanzioni pecuniarie, alcune a carico di chi richiede il certificato, altre gravano sul professionista abilitato.
Poiché è obbligatorio per legge possedere il nuovo APE in caso di vendita, di affitto o di annunci immobiliari, le sanzioni previste dalla riforma del 2013 variano da un minimo di 500 euro fino a raggiungere addirittura i 18 mila euro previsti nel caso in cui si proceda alla vendita di un immobile senza il possesso del certificato APE. Andando con ordine le sanzioni amministrative potrebbero essere le seguenti:

  • da 3 mila fino a 18 mila euro per coloro che vendono un immobile;
  • da mille fino a 4 mila euro in caso di affitto di un appartamento o di un edificio;
  • da 500 fino a 3 mila euro per gli agenti immobiliari che non pubblicano sui loro annunci i parametri energetici richiesti dalla legge.

Le sanzioni pecuniarie previste per chi ha l’obbligo di redigere il certificato APE sono accompagnate dall’onere di provvedere alla redazione ed alla presentazione dello stesso.

Anche i certificatori abilitati non sono esenti da sanzioni pecuniarie che variano da un minimo di 700 euro fino ad un massimo di 4.200 euro. Queste sanzioni si applicano quando l’attestazione prestazione energetica (APE) prestazione energetica avviene senza il rispetto delle normative vigenti e sono applicate direttamente dalla Regione nel cui albo è iscritto il tecnico.

In caso di certificazioni APE non veritiere il certificatore incorre in due sanzioni. La prima, quella pecuniaria, è pari all’80% della parcella. La seconda riguarda le attestazioni false di cui al DPR n. 445/2000. Infine il certificatore può essere segnalato all’ordine di appartenenza e rischiare la sospensione dall’albo.

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Rinnovo APE

Il certificato energetico APE (Attestato di Prestazione energetica) ha una validità temporale che può andare da un anno fino ad un massimo di 10 anni, in base a quanto stabilito dalle normative vigenti in materia di certificazione energetica. Per ottenere un certificato APE di 10 anni bisogna rispettare tutte le normative relative al risparmio energetico. In caso contrario la validità è limitata ad un anno, nello specifico fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di rilascio.

Se vengono effettuati degli interventi di ristrutturazione che modificano le prestazioni energetiche di un edificio, l’APE va rinnovato. Nei seguenti articoli ti spiego quando è necessario rifare l’APE e qual è l’iter burocratico da seguire per rispettare le normative ed evitare sanzioni.

Quando bisogna rifare l’APE?

Diventa necessario rinnovare l’APE nelle seguenti situazioni

  • ristrutturazione appartamento, negozio ed unità immobiliari in genere;
  • quando si deve modificare gli impianti o gli involucri
  • ampliamenti o modifiche della volumetria e dei prospetti.

Se invece non vengono effettuati interventi che modificano le prestazioni energetiche, allora la validità dell’attestato non cambia e resta in vigore quella indicata dal certificato sulla prima pagina del certificato energetico.

Rinnovo APE: quali sono le condizioni di validità dell’APE?

La validità dell’APE è inoltre legata alla presenza del libretto di caldaia o di centrale dell’impianto termico ed alla copia APE da allegare e consegnare al proprietario, all’acquirente o al locatario.

Laddove il certificato ha una durata di 10 anni, nell’area “Note” il soggetto certificatore deve specificare:

  • di avere preso visione del libretto, indicando la data dell’ultima manutenzione effettuata della caldaia e del controllo dei fumi come indicato dalla legge;
  • che la durata della caldaia è comunque vincolata al rispetto delle disposizioni legislative indicate dall’art.6, c.5 del d.lgs. n. 192/2005 e dall’art.6, commi 1, 2 e 3 del D.M. 26/6/2009 Ministero dello Sviluppo Economico.

Se dovesse mancare il libretto di caldaia o di centrale dell’impianto termico, e quindi se nel campo “Note” dell’APE non venga indicata la data dell’ultima manutenzione e del controllo dei fumi, allora il soggetto certificatore deve anche specificare:

  • l’impossibilità di prendere visione o di aver ottenuto la copia del libretto;
  • l’incompletezza e/o il mancato aggiornamento del libretto;

Inoltre deve anche indicare che la validità massima di 10 anni è sottoposta:

  • alla successiva allegazione dell’APE posseduta dal proprietario, dall’acquirente o dal locatario del libretto, che deve essere aggiornato dopo gli interventi di manutenzione della caldaia e di controllo dei fumi;
  • al rispetto da parte del proprietario, dell’inquilino o del terzo responsabile delle normative dell’art.6, c.5 del d.lgs. n. 192/2005 e dall’art.6, commi 1, 2 e 3 del D.M. 26/6/2009 Ministero dello Sviluppo Economico.

Bisogna quindi avere tutti i documenti relativi agli impianti termici in regola per assicurarsi che l’APE abbia una validità di 10 anni, mostrando al certificatore il libretto d’impianto ed il rapporto di controllo fumi richiesto dalle normative vigenti.

Come accertarsi se l’APE è scaduto o è ancora valido?

Quando si vende o si affitta un immobile già dotato di APE è necessario verificare se l’attestato di certificazione energetica è ancora valido oppure è scaduto. In questo secondo caso bisogna ovviamente rifarlo. Per prima cosa è necessario verificare la data di validità indicata dal soggetto certificatore sul frontespizio dell’APE, che si trova in alto a destra.

Successivamente bisogna verificare, dopo l’emissione dell’attestato, che non siano stati effettuati lavori che hanno modificato le prestazioni energetiche. L’APE ha quindi una validità di 10 anni se viene accertata la regolarità dei documenti sugli impianti termici, mostrando al certificatore il libretto d’impianto ed il rapporto di controllo. Se questi documenti non sono presenti, allora l’APE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno successivo rispetto a quello in cui è prevista la scadenza.

Rinnovo APE scaduto: come procedere?

Tramite il sistema SACE (Sistema Accreditamento Certificazione Energetica) è possibile verificare se un APE è valido oppure meno, magari perché sono scaduti i 10 anni, perché è stata inoltrata una richiesta di annullamento dei dati catastali o una diffida amministrativa o perché sono state apportate modifiche che incidono sulle prestazioni energetiche. In questi casi bisogna procedere al rinnovo dell’APE scaduto visionato sul SACE. Per effettuare la ricerca è sufficiente inserire il Codice univoco identificativo dell’APE nel motore di ricerca.

Come rinnovare un’APE scaduto? Bisogna contattare un tecnico specializzato che svolge le seguenti operazioni:

  • rifare il sopralluogo nell’abitazione interessata;
  • verificare le modifiche apportate alla casa oppure agli impianti;
  • raccogliere tutti i dati;
  • rifare nuovamente il calcolo della prestazione energetica.

Una volta effettuato il nuovo calcolo, il tecnico specializzato può verificare se le modifiche apportate hanno effettivamente migliorato la classe energetica.

Il costo del rinnovo della certificazione energetica può variare in base alla tipologia di abitazione, ma anche alla regione. Per un appartamento il costo è di circa di 300 euro, che può arrivare fino a 500 euro per una villetta, IVA inclusa.